L'intelligenza artificiale ha portato innovazioni significative e spesso sorprendenti nel campo della comunicazione, e anche in quello della traduzione. Agli strumenti già noti da tempo come i vari sistemi di traduzione automatica si stanno ora aggiungendo sistemi molto più avanzati, come ChatGPT, un modello di linguaggio generativo sviluppato da OpenAI, attualmente il più noto al pubblico. Sebbene da un punto di vista concettuale gli uni e gli altri siano effettivamente basati sul concetto di Intelligenza Artificiale, le funzioni e capacità specifiche dell’uno e dell’altro differiscono in modi significativi.
Proviamo a cominciare proprio da ChatGPT: che cos’è? È un modello di linguaggio basato sull'architettura transformer, sviluppato da OpenAI. Questo modello è stato addestrato su una gamma enorme di dati raccolti in buona parte su Internet, ed è programmato per generare risposte coerenti e fluenti – quindi, dal tono quasi umano - a domande poste in lingua naturale. Tuttavia, è essenziale capire che non è stato specificamente progettato per eseguire la traduzione di testi.
La traduzione automatica, d'altro canto, ci è nota da più tempo: il termine si riferisce a sistemi che utilizzano modelli IA esclusivamente per tradurre testi da una lingua all'altra. Per citare qualche nome molto celebre in merito possiamo ricordare il famosissimo Google Translate, DeepL, e Microsoft Translator. Questi sistemi sono, a differenza dei precedenti, costruiti e istruiti specificamente per il compito di tradurre testi tra diverse lingue, e per svolgere questa operazione in un ampio spettro di lingue e stili, dalla traduzione commerciale, a quella scientifica, a molti altri registri possibili.
ChatGPT e i sistemi di traduzione automatica sono alimentati da algoritmi di apprendimento automatico, ma come abbiamo accennato sono quindi “addestrati” con obiettivi differenti.
ChatGPT è un modello di linguaggio la cui istruzione è stata basata su un vasto corpus di dati Internet, allo scopo di insegnargli a comprendere e generare risposte coerenti in reazione ad una varietà più ampia possibile di input in lingua naturale. Lo scopo dichiarato di chi l’ha progettato è quello di imitare la conversazione umana, e di generare risposte credibili e coerenti ai prompt dell'utente, idealmente arrivando a rispondere in maniera perfettamente confondibile con quella di un essere umano. Questo addestramento ampio e generalizzato ha conferito a ChatGPT la capacità di destreggiarsi in una vasta gamma di situazioni e temi, di saper rispondere a domande specifiche così come di creare storie originali, oppure a generare di contenuti coerenti a partire da uno spunto fornito in lingua naturale dall’utente.
I sistemi di traduzione automatica, d'altro canto, sono stati da sempre addestrati con un obiettivo molto più specifico, ossia appunto la conversione di testi tra lingue diverse. L’addestramento svolto su questi sistemi è quindi di natura completamente diversa: consiste nell’esporli a enormi quantità di testi bilingui (o multilingui) allineati, così che siano in condizione di apprendere con quali espressioni possano tradurre accuratamente parole, frasi, e interi brani da una lingua all'altra. Come tutti gli addestramenti molto mirati, questo li ha resi eccezionalmente efficaci (in maniera impensabile, all’inizio) nella traduzione, ma non allo stesso modo non li ha in alcun modo preparati ad operare in altre aree, come la generazione di testo originale o l'interazione in contesti di dialogo con un essere umano.
ChatGPT dispone, in effetti, di qualche capacità di traduzione; può tradurre frasi semplici o anche qualche espressione più lunga da una lingua all'altra, ma nel momento in cui viene esposto a testi più complessi, tecnicamente impegnativi, oppure che presentano contenuti strettamente legati a particolari sfumature culturali che richiedano una comprensione profonda, inizia a commettere errori anche madornali. Quella versatilità di cui abbiamo parlato pocanzi si traduce in una competenza minore su compiti così specifici, inevitabilmente.
Per i sistemi di traduzione automatica potremmo dire che la situazione è quasi speculare. Si tratta di software progettati e ottimizzati per gestire un'ampia gamma di compiti di traduzione tra molte lingue diverse, che sono in grado di svolgere su una varietà di contenuti molto ampia dove sono inclusi sia testi semplici che documenti tecnici complessi, e li svolgono con grande precisione. Tuttavia, è importante ricordare che neppure una programmazione così mirata e un addestramento così specifico hanno reso questi sistemi capaci di gestire con assoluta esattezza le sfumature linguistiche e culturali, gli idiomi specifici di una lingua, e perfino contesti altamente specifici o tecnici, tutti ambiti nei quali ancora commettono errori.
eccellere nell'interazione con l'utente e nella generazione di testi. Può generare. ChatGPT è progettato per essere un ottimo strumento per l'interazione in lingua naturale, e di conseguenza deve saper produrre reazioni umane come risposte naturali alle domande che gli vengono poste. Questo lo ha portato ad eccellere nella creazione di contenuti originali come storie o articoli, nel fare brainstorming di idee, e nel simulare una conversazione umana.
I sistemi di traduzione automatica, al contrario, non sono stati in alcun modo progettati per generare nuovi contenuti o per interagire mantenendo un’apparenza umana. La loro funzione principale è la traduzione, e sono stati progettati e addestrati esclusivamente per renderli capaci di svolgerla in contesti anche complessi, con terminologie particolari e strutture grammaticali e semantiche avanzate.
In sintesi, sia ChatGPT che i sistemi di traduzione automatica hanno in comune il fatto di essere basati sull’Intelligenza Artificiale, ma avendo scopi e competenze differenti hanno anche una sovrapposizione molto esigua fra le proprie capacità. ChatGPT, quindi, non è in grado di fungere in maniera affidabile da traduttore se non per le frasi più semplici nelle lingue più comunemente usate: un lavoro di traduzione automatica (che comunque dovrà poi essere rivisto da un traduttore umano) richiede uno strumento apposito.
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